giovedì 27 novembre 2014

La Divina Marchesa

Ci sono tanti motivi che ci spingono ad organizzare un viaggio: il desiderio di conoscere un posto nuovo, la voglia di evasione, di vedere monumenti famosi o di visitare una mostra che riteniamo particolarmente interessante. Il turismo culturale registra in Italia sempre numeri importanti e in tante città più o meno grandi vengono allestite mostre riguardanti temi e soggetti molto noti o da scoprire ma di grande fascino e interesse. È il caso della mostra "La Divina Marchesa" in corso a Palazzo Fortuny a Venezia. 

Chi era la divina marchesa? Luisa Amman, figlia di un ricco produttore di cotone nasce a Milano nel 1881 e nel 1900 sposa il marchese Camillo Casati Stampa di Soncino. Fin da piccola si appassiona alle vite di personaggi celebri anche per egocentrismo ed eccentricità, come Virginia Oldoini contessa di Castiglione e Cristina di Belgiojoso. Ha anche un grande interesse per l'occultismo e i travestimenti. Diventa l'amante di Gabriele D'Annunzio, che le dà il soprannome di Corè, di cui rimarrà amica per tutta la vita e che porta a maturazione, incoraggiandolo, il processo di trasformazione della marchesa. 

Augustus Edwin John, La Marchesa Casati, 1919
                                    

Ignacio Zuloaga, La Marchesa Casati, 1923

"Voglio essere un'opera d'arte vivente", queste sue parole diventano presto realtà: veste sempre abiti scuri, trucca di nero pesante gli occhi e li rende più grandi con l'atropina, tinge di rosso i capelli così come le labbra, esce accompagnata da ghepardi al guinzaglio, boa o pavoni. Ogni sua uscita o travestimento crea curiosità e dà spettacolo. Diventa musa di tanti artisti: da Giovanni Boldini, ai Futuristi, da Man Ray a Jacob Epstein. Dilapida il suo patrimonio dando grandiose feste nei suoi palazzi e in travestimenti arditi e scenografici. Muore, poverissima, a Londra nel 1957.

Con un costume di Léon Baskt, Queen of the night, 1922

Fotografata con un boa negli anni '10

Amante della moda e della fotografia la marchesa studia un suo stile personalissimo ed eccentrico come si vede anche nelle fotografie degli anni '20 scattate da Man Ray.

Man Ray, 1922


Man Ray, 1924

La mostra, nel rievocare la figura della marchesa, si focalizza sull'influenza che ha avuto nell'arte dell'epoca e fino ai giorni nostri. 

T.J. Wilcox, Queens of the night, 2008

Una volta usciti da Palazzo Fortuny e dal mondo della marchesa, si può fare una lunga passeggiata nella città, perdendosi negli stretti vicoli, attraversando i canali, salendo sui tanti ponti, per rivivere un po' l'atmosfera decadente di Venezia. 



Al tramonto è possibile ammirare la città che, avvolta gradualmente dalla sera, si illumina e tra le ombre svela il suo volto nascosto e un po' misterioso, lontano dai luoghi più turistici.



Mostra: La Divina Marchesa. Arte e Vita di Luisa Casati dalla Belle Èpoque agli Anni Folli.
Venezia, Palazzo Fortuny, 4 ottobre 2014 - 8 marzo 2015
www.mostracasati.it

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