La camicia bianca è protagonista del guardaroba di ognuno perché è in grado di adattarsi ad ogni capo a cui viene abbinata: perfetta sotto una giacca, elegante con una gonna, sbarazzina con i jeans. Generalmente si sceglie in base alla linea e al tessuto: basta che sia comoda e di buon taglio, non è necessario che abbia dettagli particolarmente ricercati.
C'è però chi ha fatto della camicia bianca il capo icona della propria produzione di stilista, interpretando questo classico della moda in svariate declinazioni grazie a tagli, cuciture, lavorazioni e tessuti: Gianfranco Ferré. Scomparso nel giugno del 2007 Ferré, conosciuto anche come l'architetto della moda, in quanto laureato appunto in Architettura, è stato uno dei designer che hanno reso grande e famoso il Made in Italy a partire dalla fine degli anni '70. Oltre a portare al successo la sua griffe omonima, è stato anche Direttore Artistico di Christian Dior dal 1989 al 1996.
Dopo alcuni rinvii, il 10 marzo è stata aperta la mostra "La camicia bianca secondo me" che celebra l'arte dello stilista e il suo capo iconico, promossa da Comune di Milano, Palazzo Reale, Fondazione Ferré, Museo del tessuto di Prato e Camera Nazionale della Moda.
Con un allestimento molto suggestivo vengono presentate 27 camicie esposte in ordine cronologico, dal 1982 al 2006. E' un susseguirsi di creazioni uniche, innovative, stupefacenti: la camicia si trasforma in body, top, abito, acquisendo di volta in volta un'immagine nuova, mai scontata. Si possono così scoprire i tagli, le cuciture strategiche, il grande studio.
Si parte dall'inizio degli anni '80 con le prime creazioni che rompono gli schemi della classica camicia bianca.
Con gli anni le sperimentazioni continuano giocando anche con i volumi, ad esempio delle maniche
Arrivando quasi ad annullare l'immagine stessa della camicia utilizzando particolari tecniche di lavorazione.
Dopo alcuni rinvii, il 10 marzo è stata aperta la mostra "La camicia bianca secondo me" che celebra l'arte dello stilista e il suo capo iconico, promossa da Comune di Milano, Palazzo Reale, Fondazione Ferré, Museo del tessuto di Prato e Camera Nazionale della Moda.
Con un allestimento molto suggestivo vengono presentate 27 camicie esposte in ordine cronologico, dal 1982 al 2006. E' un susseguirsi di creazioni uniche, innovative, stupefacenti: la camicia si trasforma in body, top, abito, acquisendo di volta in volta un'immagine nuova, mai scontata. Si possono così scoprire i tagli, le cuciture strategiche, il grande studio.
Si parte dall'inizio degli anni '80 con le prime creazioni che rompono gli schemi della classica camicia bianca.
A/I 1982
A/I 1994
P/E 2004
L'iter creativo di Ferré viene illustrato da alcuni bozzetti, disegni, schede tecniche, immagini pubblicitarie e redazionali apparsi sulla stampa italiana ed estera, sistemati in bacheche ai lati dell'esposizione.
Aggiungono ulteriore suggestione e senso di leggerezza le immagini sul soffitto di camicie che fluttuano nell'aria, rincorrendosi nel cielo azzurro.
Una bella occasione per scoprire o riscoprire il chiaro segno lasciato nella storia della moda da Gianfranco Ferré.
Mostra "La camicia bianca secondo me. Gianfranco Ferré"
Palazzo Reale - Sala delle Cariatidi
Milano, 10 marzo - 1 aprile 2015
Ingresso gratuito
Ingresso gratuito
Articolo molto ben scritto....brava la blogger!
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